Edmund Purdom
Col pretesto di farne una revisione sarcastico-moralistica, il film passa in rassegna vari aspetti, e tutti negativi, dell'Inghilterra. La famosa scuola di Eton, severa, ipocrita, repressiva, aperta alla droga, spettacoli, proibiti ma tollerati, di lotta libera femminile; ristoranti dov'è consentita la più ampia e deviante libertà sessuale e sadomasochistica; l'esaltato Joseph De Haviland, che resta due ore inchiodato su una croce ad espiare i peccati altrui; club di donne sole che vincono la timidezza nella nudità integrale; dimostrazioni pubblicitarie con una ragazza nuda; scrittore che diventa donna per amore del cameriere negro; diciottenne divorziata collezionista di maschi; teatro happening dove si improvvisano cosiddetti spettacoli all'insegna del disgusto e dell'idiozia; la bandiera, venerata e onnipresente, dipinta sul corpo nudo di una ragazza che si gira e rigira annunziando l'attesa parola "fine".